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La calima, cos'è questo tipico fenomeno delle Isole Canarie

  • Immagine del redattore: Emy 58
    Emy 58
  • 19 feb 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 26 giu

Se vieni alle Canarie in vacanza o per viverci, prima o poi dovrai fare i conti con la "Calima"

Calima a Gran Canaria: cielo saturo di polvere sahariana, visibilità ridotta e trafico rallentato  durante un episodio di calima alle Canarie

Vivo a Gran Canaria da oltre dieci anni e, col tempo, ho imparato a convivere con un fenomeno climatico tipico delle Canarie: la calima. Un nome che può suonare esotico, ma che per molti — me compreso all’inizio — era del tutto sconosciuto.


Non preoccuparti: la calima non è un nemico quotidiano. Si presenta in modo sporadico, anche se negli ultimi anni la sua frequenza sembra aumentare. Si tratta di episodi passeggeri, generalmente di 2 o 3 giorni, a volte un po’ più lunghi, ma raramente superano la settimana. Di solito iniziano con una fase intensa per poi calare progressivamente.


Vivendo a Las Palmas de Gran Canaria, nella zona nord dell’isola, posso dirti che gli effetti della calima qui sono molto più attenuati. Le temperature difficilmente superano i 30-32 gradi e il vento è spesso moderato o assente.

Se vuoi capire la differenza con i climi del sud, ti invito a fare una semplice prova: prendi l’auto da Las Palmas e guida verso Maspalomas. Ti accorgerai strada facendo che la temperatura aumenta gradualmente, insieme al vento.

Ricordo una sera in particolare: a Las Palmas c’erano 25 gradi e un’aria quasi immobile. Accompagnai degli amici verso sud, e già lungo il tragitto il termometro dell’auto cominciò a salire.


Quando arrivammo a Maspalomas, alle 23:00, il display segnava 42 gradi, con un vento caldo e impetuoso.


Ecco perché, se soffri il caldo, ti consiglio di scegliere Las Palmas come base. Non solo per la calima, ma in generale: il clima della capitale è decisamente più fresco e vivibile rispetto al sud dell’isola, dove in alcuni casi, durante episodi intensi, la temperatura può sfiorare i 50 gradi.

Giornata estiva e limpida a Las Canteras, spiaggia dorata di Las Palmas de Gran Canaria, con barche e mare calmo

Ecco le conseguenze di una intensa calima, Playa de las Canteras.

Le differenze sono notevoli!

Calima a Las Canteras: spiaggia coperta da polvere sahariana con cielo arancione, visibilità ridotta e turisti tra ombrelloni e barche sulla sabbia a Las Palmas de Gran Canaria
Las Palmas de Gran Canaria - Febbraio 2020

Ecco alcune foto, scattate da me durante la "storica" calima

del Febbraio 2020 a Las Palmas de Gran Canaria


Cos’è davvero la calima?

Uno sguardo scientifico su un fenomeno sempre più presente.


La calima è molto più di una semplice "foschia". È un fenomeno atmosferico che interessa principalmente le Isole Canarie, soprattutto quelle più vicine al continente africano come Fuerteventura e Lanzarote. Si tratta di un vento caldo e secco — lo Scirocco — che soffia da sud-est, trasportando con sé sabbia, polveri sottili e aria rovente direttamente dal deserto del Sahara.


La sua origine?

Un’area di alta pressione nel Nord Africa che spinge verso l’arcipelago questa massa d’aria desertica.


Il risultato?

Un cielo lattiginoso, visibilità ridotta, temperature che possono toccare i 45-50°C e una sensazione di pesantezza e malessere nell’aria, tanto da rendere alcune giornate quasi invivibili.


Quando la calima diventa estrema

Un caso emblematico è quello della calima storica del febbraio 2020: un evento così intenso da non verificarsi da oltre 40 anni. L’intero arcipelago fu avvolto da una coltre spessa di sabbia e particolato, con livelli di inquinamento paragonabili a metropoli come Shanghai o Bombay.

Le autorità furono costrette a bloccare completamente il traffico aereo e a chiudere scuole e strutture pubbliche per due giorni.


Cosa respiriamo durante una calima?

Quando diciamo che la calima porta “polvere”, non si tratta solo di sabbia. La sospensione atmosferica può contenere:

  • ossido di alluminio, silice, argilla, gesso, calcite

  • microparticelle di batteri, funghi, pollini

  • inquinanti industriali provenienti da Marocco, Algeria e Tunisia, come nichel, cromo, bromo, zinco e zirconio


Secondo il CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas), la composizione varia nel tempo, ma in alcuni casi può raggiungere concentrazioni di polveri sottili superiori a 500 µg/m³, contro i 40 µg/m³ raccomandati dall’OMS. Un valore oltre 12 volte il limite di sicurezza.


Effetti sulla salute: non sottovalutarli

La calima non è solo fastidiosa: può essere pericolosa per la salute, specialmente per:

  • chi soffre di asma o allergie

  • bambini e anziani

  • persone con patologie respiratorie o cardiovascolari

I sintomi più comuni includono:

  • occhi irritati, naso chiuso, tosse persistente

  • bronchite, dolori al petto, attacchi d’asma

  • nei casi più gravi, persino ansia e difficoltà respiratorie acute


Le particelle più fini (inferiori a 10 micron) possono penetrare nei polmoni e raggiungere il sangue, con conseguenze a lungo termine sulla salute.



Come finisce la calima e cosa possiamo fare per proteggerci

La calima tende a scomparire quando si verifica un cambiamento nelle masse d’aria: l’arrivo del vento o della pioggia aiuta a disperdere le particelle sospese nell’atmosfera, riportando gradualmente la situazione alla normalità.

Per tenersi informati in tempo reale su eventuali allarmi meteo (inclusi quelli legati alla calima), è possibile consultare il sito ufficiale dell’AEMET (Agenzia Statale di Meteorologia spagnola), che fornisce aggiornamenti costanti per ogni municipio.



Consigli pratici durante la calima

Oltre a essere fastidiosa per tutti, la calima rappresenta un serio rischio per chi soffre di problemi respiratori, come asma, allergie o altre patologie croniche. Quando il fenomeno è in atto, è importante adottare alcune precauzioni fondamentali:

  • 💧 Mantieniti ben idratato, preferendo acqua a bibite zuccherate o alcolici

  • 🧘‍♂️ Evita l’attività fisica, soprattutto nelle ore centrali della giornata

  • 🌞 Non esporti al sole, per limitare l’aumento della temperatura corporea


Meglio restare in casa

Se possibile, durante i giorni di calima più intensa, rimani a casa e limita le uscite allo stretto necessario. Se devi spostarti, usa l’auto con i finestrini chiusi e l'aria condizionata, piuttosto che andare a piedi o in bici.

A casa:

  • Tieni porte e finestre ben chiuse

  • Utilizza l’aria condizionata, se disponibile

  • Evita di ventilare gli ambienti con l’aria esterna, per non far entrare le polveri

Questo è importante anche per la temperatura interna: la polvere finissima non solo penetra ovunque, ma accumula calore sulle pareti della casa. Il risultato? Una volta passata la calima, ci vorranno giorni per far rientrare la temperatura a livelli normali, soprattutto se l’abitazione ha assorbito calore per ore.


In sintesi

La calima non è un evento folkloristico: è un fenomeno climatico e ambientale complesso, che impatta su salute, trasporti, qualità della vita e turismo. Comprenderla e adottare misure preventive nei giorni più critici è fondamentale — e a volte anche scegliere dove vivere o dove trascorrere le vacanze può fare la differenza.

Spero sinceramente che il post su "La calima, cos'è questo tipico fenomeno delle Isole Canarie" ti sia piaciuto e che tu lo abbia trovato esaustivo e interessante.


Dedico molta passione e tempo per creare contenuti completi, pensati appositamente per soddisfare la curiosità dei miei lettori.


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4 Comments


Unknown member
Jul 10, 2022

Ho allegato una foto di chi vende ossido di allumino( A ME SEMBRA CHE CON LA CALIMA QUESTE DISCARICHE APERTE ARRIVINO OVUNQUE NO?)

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Emy 58
Emy 58
Aug 02, 2022
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Ovviamente il vento non deve mostrare il passaporto!!!

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Unknown member
Jul 10, 2022

Ciao.La mia curiosità é:perchè c'è ossido di alluminio nella CALIMA.


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Emy 58
Emy 58
Aug 02, 2022
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Non ti rispondo direttamente ma come si "vocifera nell'ambiente dei complottisti" l'ossido di alluminio sarebbe rilasciato dalle scie chimiche...quindi....

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