ANDATO IN FUMO UNO DEI SIMBOLI DI GRAN CANARIA
La replica de La Niña nel parco Santa Catalina (foto 2016).
La città ha perso uno dei suoi simboli turistici all'alba del 24 maggio 2023.
La replica della caravella La Niña, è stata avvolta dalle fiamme a seguito di un incendio scoppiato intorno alle tre del mattino.
L'incendio non ha provocato feriti, nonostante l'imbarcazione e l'ambiente circostante siano abitualmente utilizzati da diversi senzatetto per trascorrere la notte.
La barca era la replica della caravella "La Niña III" che partecipò alla spedizione culminata con la scoperta dell'America, sotto il comando di Cristoforo Colombo.
A proposito leggi il post su: Cristoforo Colombo e le Canarie.
La replica di questa caravella a Las Palmas de Gran Canaria ricorda il ruolo che la città ebbe nella spedizione di Cristoforo Colombo in America, rivendicando la storia colombiana della capitale dell'isola.
Il passaggio di Colombo a Las Palmas de Gran Canaria, come documentato, avvenne il 20 maggio 1492 quando giunse alla baia della "Isletas" con quattro barche e vi fece scalo per quattro giorni.
Colombo stette nella capitale di Gran Canaria durante il suo primo, terzo e quarto viaggio.
La replica della barca è stata costruita nel 1992 in Galizia secondo il progetto e i criteri del Capitano Carlos Etayo (1921-2006) Da Wikipedia: "Carlos Etayo, noto come "Capitano Etayo", dopo un lungo periodo professionale nella marina spagnola, fece varie rotte con repliche di navi storiche, evidenziando quella che Cristoforo Colombo fece nel 1492 per la scoperta dell'America con le stesse risorse e abbigliamento con che è stato fatto il percorso originale. È stato decorato con la Croce al Merito Navale di Prima Classe e Comandante dell'Ordine di Isabella La Católica e dell'Ordine venezuelano Vasco Núñez de Balboa".
Nel seguente link le immagini della Caravella dal suo trasporto e posa nel parco Santa Catalina di Las Palmas, e del suo "viaggio" a Lisbona nel 1988 in occasione dell'EXPO in Portogallo, e come è ridotta dopo l'incendio che l'ha colpita.
TUTTO QUESTO E' ANDATO DISTRUTTO
A due giorni dal disastro, ampiamente prevedibile, dato che si era da tempo al corrente di questa situazione, Augusto Hidalgo ha deciso di mantenere la riproduzione di La Niña III, con l'Amministrazione Comunale che cercherà di far sì che non vada perduto questo simbolo, che evoca una parte importante della storia della città.
Il 28 maggio avrà termine il suo mandato, in quanto candidato alla presidenza del Gabildo.
Quindi sarà volontà o meno della futura giunta decidere il destino della Nina e non certo quello stabilito da Hidalgo, a due giorni dalla fine del suo mandato.
Al momento, c'è un'indagine in corso, per vedere se l'incendio è stato intenzionale come sembra (è scientificamente provato che per il 99,7% gli incendi sono sempre provocati dall'uomo), "ma aspetteremo", ha detto il sindaco di Las Palmas de Gran Canaria, "quando l'indagine sarà terminata, un rapporto verrà fatto per vedere se la parte si può restaurare o rifare" .
A distanza di circa un anno (10 marzo 2024) dall'incendio della caravella, è apparso un articolo su "Atlanticohoy" dove si afferma che la Niña è irrecuperabile, e che solo gli alberi possono essere salvati. Questo è sato dettagliato in un rapporto redatto della società Tibicena Archaeology and Heritage a cui il giornale ha avuto accesso.
La Niña III, partita dal molo sportivo di Las Palmas per l'Expo di Lisbona nel 1998
CINQUE ANNI DI FALLIMENTI
IL COMMENTO
Questo accadimento, è un'altra "perla" che si aggiunge alla collezione infinita del Sindaco Augusto "disgusto" - Hidalgo (così lo chiamano in città) e della sua amministrazione (PSOE - sinistra) sul degrado, incuria, abbandono e sporcizia nella quale la città è scivolata, da quando si è insediata questa giunta.
Il tema dei senzatettto è forse il simbolo più evidente, non da oggi ma da diversi anni. L'incapacità di questa amministrazione di trovare soluzioni a questo e a tanti altri problemi, che dopo il Covid si sono amplificati notevolmente è sotto gli occhi di tutti.
Tutto questo in un quadro di trascuratezza, abbandono, con scarse politiche sociali, e con un tasso di rischio di povertà ed esclusione sociale oltre il 35% che interessa tutto l'arcipelago.
Il 28 maggio 2023 si è votato per il rinnovo delle cariche amministrative (comunali e regionali).
I cittadini di Las Palmas hanno confermato in controtendenza con il resto dell'arcipelago, la coalizione di sinistra guidata dal PSOE, evidentemente "contenti" della gestione della città, e Carolina Darias è stata eletta sindaca della città.
Il video della Nina che brucia
la notte del 24 maggio 2023
Augusto Hidalgo - ex Sindaco di
Las Palmas de Gran Canaria
Alcune foto da me scattate la mattina seguente all'incendio
Per quelli a cui è sfuggito questo particolare: abbiamo anche una "bella" bestemmia in italiano, a destra nella foto. un segno tangibile della nostra "migliore italianità".
Quindi anche qui sono arrivati i prodi dementi italioti, scappati dalla madre patria, per venire a fare la fame e gli indigenti all'estero.🙈
AGGIORNAMENTO AL 7 OTTOBRE 2024
"La Niña, un naufragio nell'indifferenza"
È trascorso oltre un anno e mezzo dall'incendio che ha distrutto la replica della Niña, un simbolo storico inestimabile per Las Palmas de Gran Canaria. Eppure, a fronte di una nuova amministrazione insediata da tempo, la ricostruzione di questa imbarcazione sembra essere naufragata nell'indifferenza.
La Niña, posizionata di fronte al vivace Muelle (molo) Santa Catalina, era un punto di riferimento per migliaia di turisti che sbarcano dalle navi di crociera.
Questo era il biglietto da visita della città. Oggi, rimane solo un pezzo di legno incenerito e abbandonato, luogo dove molti canari (irrispettosi e maleducati) portano i loro cani a fare i propri bisogni.
La mancata riqualificazione di questo sito, a pochi passi da un'area così frequentata, dimostra ancora una volta l'incapacità dell'amministrazione di valorizzare il patrimonio culturale e di offrire un'immagine positiva della città.
È come se, dopo il passaggio di consegne, l'opera di degrado iniziata dalla precedente amministrazione fosse proseguita indisturbata, lasciando nel dimenticatoio uno dei simboli più amati dai cittadini.