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Soggiorno alle Canarie per più di 90 giorni: è legale?

Aggiornamento: 18 apr

Un soggiorno turistico alle Canarie oltre i 90 Giorni, comporta implicazioni legali e fiscali.

 

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Indice dei Contenuti:

Soggiorno in Spagna

P R E M E S S A

Se sei uno di quegli italiani che ama trascorrere lunghi periodi di tempo alle Canarie, godendo del clima favorevole e la bellezza dell'arcipelago, potresti trovarti in una situazione più complessa di quanto pensi. Molti sono abituati a estendere il proprio soggiorno turistico ben oltre i consueti 90 giorni previsti dalle norme europee, soprattutto in inverno senza la necessità di un visto o di un permesso di soggiorno. Tuttavia, ciò potrebbe portare a implicazioni legali e fiscali di cui potresti non essere consapevole.


In questo post, esamineremo da vicino la pratica diffusa tra gli italiani di trascorrere vari mesi alle Canarie, oltre il limite dei 90 giorni.

Analizzeremo le implicazioni legali e fiscali che potrebbero sorgere da questa abitudine apparentemente innocua, mettendo in luce aspetti che molti potrebbero non aver considerato prima.


Se sogni di allungare la tua permanenza oltre i 90 giorni, è essenziale essere consapevoli delle possibili complicazioni. Un approccio informato ti consentirà di godere appieno la tua esperienza senza brutte sorprese.


Ecco tutto quello che devi sapere se vuoi rimanere in Spagna oltre 90 giorni.


L'invisibile peso fiscale: Tasse e Dichiarazioni

Una questione spesso trascurata è l'impatto fiscale di un lungo soggiorno in Spagna e alle Canarie. In questo caso rimanere oltre il limite dei 183 giorni potrebbe comportare obblighi fiscali e la necessità di adempiere a determinati requisiti dichiarativi, una realtà di cui molti potrebbero non essere al corrente.


In linea di principio, il fisco spagnolo considera residente una persona che risiede per più di sei mesi all'anno nel territorio iberico. Quindi se si rimane oltre questo periodo senza aver trasferito la residenza fiscale in Spagna, di fatto ci si trova in difetto, di fronte alla legge spagnola, in quanto non residenti.

Residenza fiscale Spagna

La residenza fiscale 

La prima cosa che bisogna definire, è il concetto di residenza fiscale, che non ha nulla a che vedere con la residenza in Spagna ai fini dell'immigrazione o dei permessi di soggiorno.

La residenza fiscale è la condizione agli occhi dell'Agenzia delle Entrate che uno straniero acquisisce vivendo per un periodo durante l'anno in Spagna e/o con interessi economici nel Paese. Questo creerà l'obbligo di pagare una serie di tasse.


Essere classificati fiscalmente residenti o meno ha conseguenze importanti.


Quando una persona è considerata residente fiscale in Spagna?

Ai sensi dell'articolo 9 della legge 35/2006, l'Agenzia delle Entrate considera residente fiscale una persona se soddisfa una delle tre condizioni seguenti:

  • Soggiornare più di 183 giorni all'anno in Spagna.

  • Avere il nucleo dei suoi interessi economici direttamente o indirettamente in Spagna

  • Aver il coniuge o figlio residenti abitualmente in Spagna

Andiamo a vedere il primo punto che è quello che interessa di più a noi.

residenza fiscale spagna

Soggiorno in Spagna per più di 183 giorni all'anno.

Se alla fine del tuo soggiorno in Spagna (contando l'anno solare, da gennaio a dicembre), sommi tutti i giorni in cui sei stato nel territorio spagnolo, e questi sono più di 183, allora sei considerato residente fiscale .

Inoltre non è necessario che questi giorni siano consecutivi.

Da notare che le assenze temporanee non vengono conteggiate. Cioè, se, ad esempio, si va via per un fine settimana o si va in vacanza per mezzo mese, quei giorni continuano a essere conteggiati come periodo di tempo vissuto in Spagna, con lo stesso peso per il totale di 183 giorni.


Esiste un mezzo che permette di giustificarci davanti all'Agenzia delle Entrate ed evitare di essere considerati residenti ai fini fiscali , evitando così il pagamento di di tasse nel territorio spagnolo.


Si tratta di un certificato rilasciato dal paese di origine o in cui abbiamo il nostro principale interesse economico per giustificare che siamo realmente residenti lì, e quindi non dovremmo pagare le tasse come residenti in Spagna.

certificato residenza fiscale spagna

Nel caso in cui una persona possa ottenere il cosiddetto certificato di residenza fiscale nel suo paese, l'Agenzia dell'entrate Spagnola, non lo considererà residente fiscale, anche se si trova nel territorio spagnolo da più di 183 giorni all'anno.

Questo certificato funziona in conformità con le norme dell'accordo tra la Spagna e l'Italia, generato attraverso una convenzione contro la doppia imposizione.


Ecco il link nel caso siate in Spagna e avete urgente bisogno di esibirlo


Inoltre, ha validità solo ed esclusivamente per un anno. Ciò significa che è valido per l'anno in cui lo richiediamo e dobbiamo richiederlo anno dopo anno per continuare a beneficiare di questa eccezione.

Perciò se soggiorni per più di sei mesi, sarai costretto (se viene accertato) a produrre il succitato certificato di residenza fiscale rilasciato dall'Italia. Ma anche nel caso di proprietà di un immobile dove vieni a svernare, sarai soggetto a tassazione.


Vediamo meglio nello specifico:


Imposta sul reddito dei non residenti

Questa tassa deve essere pagata da tutti coloro che hanno redditi ottenuti in territorio spagnolo, essendo non residenti in Spagna.

Grazie agli accordi contro la doppia imposizione,  la cosa più comune è che un non residente in Spagna debba pagare l'imposta sul reddito come non residente solo in relazione alle proprietà immobiliari (senza tener conto delle azioni, dei soldi in banca, ecc.).

Pertanto,  se possiedi una proprietà in Spagna, devi pagare questa tassa.  

Imposte no residente spagna

Ecco quali sono i casi:

  • Se l'appartamento che hai in Spagna è in affitto.  In questo caso dovrai dichiarare il reddito da locazione, sul quale pagherai il 19% se provieni da un Paese membro dell'Unione Europea e il 24% se non lo sei.

  • Se l'appartamento o la casa non sono affittati e li usi quando arrivi in ​​Spagna (cioè di solito è vuoto), allora non dichiarerai nulla trimestralmente. L'unico obbligo fiscale che avrai sarà annuale e dovrai pagare una imposta sul reddito. L'importo del reddito immobiliare è pari al 2% del valore catastale riportato nell'Imposta sugli immobili (IBI).

Tuttavia, ci sono due eccezioni:

  • Il valore sarà pari all'1,1% del valore catastale riportato nella ricevuta IBI  per le case il cui valore catastale è stato rivisto o modificato dopo il 1 gennaio 1994 mediante una procedura di valutazione collettiva.

  • Il valore sarà pari all'1,1% del valore della casa nell'imposta sul patrimonio per gli immobili che non hanno un valore catastale o per i quali il Ministero del Tesoro non lo ha comunicato.

In entrambi i casi devi dichiarare le tasse utilizzando  il modulo 210, che viene dichiarato dal 1 al 20 del me di aprile, luglio, ottobre e gennaio. Per presentare questo modello puoi farlo tu stesso o tramite il tuo commercialista.


Imposta patrimoniale

D'altra parte, se non sei residente, dovrai pagare l'imposta patrimoniale anche sugli immobili che possiedi in Spagna, purché il loro valore di acquisto sia superiore a 700.000 euro.

Si tratta di un'imposta personale e progressiva, che varia dallo 0,2% al 2,5% a seconda del valore specifico degli immobili.


Quindi come vedi è come un gatto che si morde la coda. Di fatto oltre i 183 giorni dal punto di vista fiscale si è in difetto ma lo si è anche dopo 90 giorni di soggiorno turistico.


Il soggiorno turistico.

In linea di principio, il soggiorno turistico in Spagna e nell'Unione Europea, con o senza visto, non può superare i 90 giorni per ciascun periodo di 180 giorni. 

Questo significa che, ad esempio, se un cittadino italiano entra in Spagna il 1° gennaio, può rimanere fino al 31 marzo senza necessità di visto o permesso di soggiorno. 

Una volta trascorsi i 90 giorni, non è possibile rientrare in Spagna nuovamente finché non saranno trascorsi altri 180 giorni dal primo ingresso. Ad esempio, se un cittadino italiano entra in Spagna il 1° gennaio e rimane fino al 31 marzo, non potrà rientrare in Spagna fino al 1° luglio.

residenza illegale spagna

Si può prolungare il soggiorno oltre il tempo limite? (90 giorni)

Bisogna distinguere tra quei cittadini che necessitano di un visto turistico per entrare nel territorio spagnolo e quelli che non ne hanno bisogno.

Nel caso di un cittadino italiano, che non necessita di visto per entrare in Spagna, potrà rimanere nel paese per un periodo massimo di 90 giorni e se si vorrà prolungare tale periodo, sarà possibile fino ad un massimo di altri 90 giorni, rendendo legali complessivamente 180 giorni di permanenza.


Case Vacaza a Gran Canaria

E' importante notare che ottenere l'estensione del visto turistico è abbastanza difficile, in quanto dovranno essere presentate prove evidenti dell'impossibilità di rientrare nel proprio paese, come malattia o infortunio che impediscono il ritorno.

In alternativa, gli italiani che desiderano soggiornare in Spagna per più di tre mesi, possono richiedere un visto di lavoro, o di studio o un permesso di soggiorno per motivi familiari. Quindi se vuoi il visto devi studiare, lavorare o giustificare la permanenza per motivi familiari, e non per puro desiderio di prolungare la permanenza.


Quindi nessuna estensione del soggiorno per tutti coloro (soprattutto pensionati) che vogliono svernare alle Canarie. Di fatto dopo i tre mesi tutti si trovano in una posizione irregolare.


nie bianco

Questo periodo si applica solo al soggiorno in Spagna?

No, poiché nei paesi dell'area Schengen non ci sono frontiere, questo periodo verrà conteggiato indipendentemente da dove si viaggia. Quindi non si potranno trascorrere 90 giorni in Spagna come turismo, poi 90 in Francia e 90 in Olanda, e così via.


Cosa succede se rimango più di 90 giorni come turista?

Ci si troverebbe in una situazione irregolare. Ai sensi dell'articolo 53.1.a della Legge Organica 4/2000, dell'11 gennaio, sui diritti e le libertà degli stranieri in Spagna e sulla loro integrazione sociale (la cosiddetta Legge sull'Immigrazione).

Questo può essere considerata una lieve o grave violazione della legge, che è punibile o con una multa fino a 500€ per i casi lievi e da 501 a 10.000€ per quelli gravi, o con l'espulsione dal territorio europeo, tenuto conto delle circostanze di fatto, e dopo un procedimento sanzionatorio.

Se l'espulsione viene convalidata, possono anche vietarti l'ingresso nell'Unione Europea per un periodo massimo di 5 anni (sempre a seconda della gravità dell'infrazione). Questo vuol dire che anche se si rientra in Italia e dopo si vuole andare per turismo (per esempio una settimana a Parigi) questo sarà negato.


La violazione sarà registrata nei database di tutti gli aeroporti dell'area Schengen, nonché alle sue frontiere terrestri. Ciò significa che anche se si ottiene un nuovo passaporto/carta d'identità, sarà comunque vietato l'ingresso.


Da notare che anche se non è necessario esibire il passaporto/carta d'identità nella UE, per acquistare un volo o un titolo di viaggio, si deve inserire il proprio Nome e Cognome che sarà presente in tutti gli archivi delle compagnie aeree, treni etc..


Hai trascorso più di 90 giorni come turista in Spagna? La sanzione non è automatica.

È estremamente importante chiarire che il fatto di trovarsi in una situazione irregolare non significa che si aprirà automaticamente un processo sanzionatorio. Tutto dipenderà se le autorità lo rileveranno, cioè se richiederanno i tuoi documenti e verificheranno che non hai una residenza o soggiorno legale.

Ecco alcuni esempi:

  • Controllo di routine: Le autorità spagnole possono effettuare controlli di routine sui cittadini stranieri che soggiornano nel paese. Questi controlli possono essere effettuati in aeroporto, in stazione, per strada o anche a casa.

  • Informazione fornita da terzi: Le autorità spagnole possono ricevere informazioni da terzi, come da un datore di lavoro, un istituto scolastico o un ospedale. Ad esempio, se un datore di lavoro assume un cittadino straniero che non ha un permesso di soggiorno, è obbligato a informare le autorità spagnole.

  • Segnalazione: Qualsiasi cittadino spagnolo può segnalare alle autorità un caso di soggiorno irregolare.

Ecco alcuni esempi specifici di come le autorità spagnole potrebbero scoprire che risiedi illegalmente:

  • Se vieni fermato dalla polizia, le autorità potrebbero scoprire che sei un cittadino straniero e che hai superato il periodo di soggiorno consentito.

  • Se ti iscrivi a un istituto scolastico o a un corso di formazione, le autorità potrebbero scoprire che non hai un permesso di soggiorno valido per motivi di studio o di formazione.

  • Se ti fai ricoverare in ospedale, le autorità potrebbero scoprire che non hai un permesso di soggiorno valido per motivi di assistenza sanitaria.

Conclusione.

Dopo 90 giorni di soggiorno turistico, ci si trova in una posizione irregolare dal punto divista della immigrazione, mentre dopo 183 giorni sei considerato residente fiscalmente in Spagna.

Quindi per tutti quelli a cui piace fare lunghi soggiorni le cose si complicano.


In definitiva il rischio sta nel fatto se i controlli, vengono effettuati o meno.


Perciò, se ci si affida allo stellone e tutto va bene, nessun problema! Ma se nel caso venisse accertata l'irregolarità, allora le cose cambiano.


Quindi, se si vuole continuare a risiedere molti mesi, sarebbe il caso di prendere in considerazione la residenza in Spagna, altrimenti ci si troverebbe sempre in una posizione di difetto, nel caso venga acclarato.


A mio avviso, se si vuole stare tranquili, senza incorrere in problemi fiscali e legali, il consiglio è quello di consultare un commercialista spagnolo e un avvocato specializzato in immigrazione.

 

Sitiografia:

Ministerio Interior España - Ministero degli Interni Spagnolo

Visure on line - Italia - certificato residenza Fiscale

Mediconsulting - Asesoriamento fiscal

Centre Gestor - Asesoria Fiscal

 

Spero sinceramente che il post su Soggiorno alle Canarie più di 90 giorni ti sia piaciuto e che tu lo abbia trovato esaustivo e interessante. Dedico molta passione e tempo per creare contenuti completi, pensati appositamente per soddisfare la curiosità dei miei lettori.


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Emilio - Italiano alle Canarie







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