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Investire in immobili in Spagna: tasse alte e politica fiscale incerta

Immagine del redattore: Emy 58Emy 58

Aggiornamento: 5 giorni fa

Con un fisco opprimente e una politica fiscale poco allettante, conviene ancora investire in immobili in Spagna?

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In un recente articolo apparso su un quotidiano economico spagnolo, El Economista emerge un dato che a molti può sorprendere: la Spagna è il secondo paese dell'Unione Europea che tassa maggiormente la proprietà, subito dopo l'Italia.

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Questo solleva un quesito importante per chi sta pensando di acquistare un immobile in terra iberica: è davvero così conveniente? O il peso fiscale potrebbe trasformare un buon investimento in un onere gravoso?


Analizziamo nel dettaglio la situazione.

Il peso fiscale sul settore immobiliare e sulle transazioni è tra i più elevati del continente, eppure la sua efficacia è discutibile: la riscossione rimane minima, rendendo il sistema poco efficiente.


La Comunità di Madrid, tuttavia, si distingue come la regione più competitiva a livello fiscale, grazie a una politica tributaria più favorevole agli investitori.


Le imposte sulla proprietà in Spagna nelle loro sottocategorie (proprietà immobiliare, patrimonio ed eredità, capitale e transazioni) continuano a essere quelle che esercitano maggiore pressione, risultando al contempo tra le meno efficaci dell’UE a causa della loro scarsa capacità di riscossione.


Solamente il sistema fiscale italiano supera quello spagnolo in termini di onerosità per i proprietari, secondo l’ultimo rapporto sugli Indicatori della politica fiscale europea 2024, elaborato annualmente dalla Tax Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Washington.


Si tratta di un think tank, ovvero un centro di ricerca indipendente che analizza e propone soluzioni su tematiche economiche, politiche e fiscali, con l'obiettivo di influenzare le decisioni legislative attraverso studi e rapporti dettagliati.


Classifica per paesi imposte sulla proprietà
Classifica per paesi imposte sulla proprietà

Gli specialisti di questo think tank statunitense valutano, quantificano e confrontano la base imponibile e il complesso dei tributi in vigore nella legislazione fiscale spagnola relativi all'attività immobiliare.


Inoltre, analizzano altri tributi che incidono indirettamente sulle proprietà, come l'Imposta sul Patrimonio.


Secondo le tabelle presenti nel rapporto, la Spagna si colloca al 30º posto su 32 nella classifica stilata dagli esperti in base all'efficienza e alla capacità di riscossione delle imposte patrimoniali, ottenendo un punteggio di 39 su 100, quindi molto basso.


Se si escludono i paesi extra-UE, la Spagna sarebbe penultima per efficienza rispetto alla pressione fiscale, dato che la tassazione si applica sul patrimonio netto.


Solamente Norvegia, Spagna e Svizzera applicano un'imposta sul patrimonio netto, con la Spagna come unico paese della zona euro.


In Francia, Italia, Belgio e Paesi Bassi, invece, le imposte sulla proprietà si applicano su determinati beni, ma non sul patrimonio globale di una persona fisica o giuridica.

Imposta immobiliare europa
Real Property Taxes in Europe - clicca sulla foto per più info

In Spagna, l’Imposta sul Patrimonio (IP) è progressiva e varia dallo 0,16% in Navarra fino al 3,5% sugli attivi patrimoniali superiori a 700.000 euro secondo la legislazione statale.


Tuttavia, l’aliquota effettiva varia in base alle normative fiscali delle Comunità Autonome.

Secondo un rapporto dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), le imposte sul patrimonio netto, come applicate in Spagna, sono generalmente inefficienti e difficili da amministrare.


Gli esperti dell’OCSE sottolineano che generano bassi introiti e alta evasione fiscale.


Nella pratica, le imposte sul patrimonio netto hanno prodotto entrate relativamente basse nei paesi dove sono state implementate, poiché le persone con patrimoni elevati possono facilmente trasferire la loro ricchezza in altre giurisdizioni o ricorrere a strategie di pianificazione fiscale per evitare di pagare questa tassa.


Nel 2020, la Spagna occupava il 33º posto nel ranking delle imposte sulla proprietà dell’Indice di Competitività Fiscale europeo della Tax Foundation.


Tuttavia, a seguito delle riforme tributarie dell'ultima legislatura, è scesa al 32º posto, certo non un grande progresso!


L’introduzione, nel 2022, dell’imposta di solidarietà sul patrimonio, con un’aliquota tra l’1,7% e il 3,5% per chi possiede attivi netti superiori ai 3 milioni di euro, ha contribuito alla perdita di posizioni della Spagna nella classifica della competitività fiscale.


L’obiettivo di questa tassa era quello di evitare che i grandi patrimoni eludessero il fisco trasferendo la loro residenza in comunità autonome con agevolazioni fiscali.


Tuttavia, alla fine del 2023, il Ministero delle Finanze ha reso indefinita questa imposta.


Nel suo primo anno di applicazione, il Ministero delle Finanze, guidato da María Jesús Montero, ha raccolto 623 milioni di euro con questa nuova imposta, coinvolgendo 12.010 contribuenti, principalmente situati in comunità autonome che avevano abolito o ridotto l'Imposta sul Patrimonio.


Maria Jesus Montero Ministra delle finanze
Maria Jesus Montero - Ministra delle Finanze

Tuttavia, nel 2024, la riscossione è crollata del 95%, scendendo a 38 milioni di euro, perché regioni come Madrid, Galizia e Andalusia hanno ripristinato l’imposta patrimoniale regionale per evitare che le entrate finissero nelle casse dello Stato.


Di conseguenza, il gettito non è stato perso, ma è stato gestito direttamente dalle amministrazioni regionali. Secondo i dati del Ministero delle Finanze, nel 2023, le Comunità Autonome hanno raccolto un totale di 1,9 miliardi di euro con l’IP regionale.


Secondo l’OCSE, la riscossione delle imposte patrimoniali è irrilevante rispetto ad altre imposte, come l’Imposta sul Reddito o l’IVA. Ad esempio, solo con l’IRPEF, il fisco spagnolo ha raccolto 273,9 miliardi di euro fino a novembre 2024.


Inoltre, l’Imposta sul Patrimonio può causare doppie imposizioni.


Solo per la proprietà immobiliare, l'elenco delle tasse applicate in Spagna è notevole tra tutti i paesi dell'OCSE.

  • Imposta sul Valore Aggiunto (IVA):

  • Impuesto de Transmisiones Patrimoniales (ITP):

  • Impuesto sobre Bienes Inmuebles (IBI):

  • Impuesto sobre la Renta de No Residentes (IRNR):


Quindi, alla luce dei dati e delle evidenze, investire in un immobile in Spagna non sembra affatto un grande affare.


L'onere fiscale elevato, unito a una politica tributaria incerta e incoerente, non solo disincentiva l'investimento, ma dimostra anche l'incapacità dell'amministrazione finanziaria di generare entrate in modo efficace.

Il quadro che ne emerge è quello di un sistema fiscale disorganizzato, che alterna misure inefficaci a correzioni tardive, lasciando trasparire una gestione finanziaria inadeguata e priva di una strategia coerente.


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